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Articolo Data Journalism

Aggiornamento: 18 mar 2023

La Grotta di San Giovanni ha sede nel Sud Sardegna, è famosa per la sua bellezza naturale, formazioni di stalattiti e stalagmiti, un fiume sotterraneo e per essere stata l’unica in Italia, terza in tutto il mondo, ad essere percorribile in auto, anche se ora è chiusa al traffico.


Il Consorzio Natura Viva ha in gestione il Compendio della Grotta di San Giovanni e del Nuraghe S'Omu e S'Orcu. Nello specifico per la gestione della Grotta, la sua inaugurazione è avvenuta nel giugno 2020, nel pieno periodo della pandemia COVID-19. Le attività di start-up sono state davvero impegnative e, ad oggi, non sono ancora terminate. Infatti, in un contesto territoriale come quello del Sud Sardegna, dove il turismo è una realtà ancora poco sviluppata, implementare le attività di sviluppo e valorizzazione di un bene così importante è una missione di grande responsabilità, dall'aspetto dinamico ed in continua evoluzione.

All’interno del portale “opencoesione.gov.it”, il volume totale di fondi stanziati per la realizzazione del progetto ammonta a circa € 2.100.000, suddivisi in tre enti:


· Unione Europea: versamento del 50% dei fondi (€ 1.050.000,00);


· Fondo di Rotazione: versamento del 35% dei fondi (€ 735.000,00);


· Regione: versamento del 15% dei fondi (€ 315.000,00).


Il totale dei fondi effettivamente monitorati finora però, ammonta a € 1.517.450,18 ovvero il 72% dell’importo stabilito. L’ultimo versamento registrato risale al 2020 del valore di € 231.900,27 e i dati pubblicati sono aggiornati al 31/10/2022.

La grotta presenta caratteristiche che la rendono unica al mondo, influendo sulla quantità di turisti, sia locali che esteri, che la visitano e ciò si evince dalle statistiche degli ingressi, stilate dal Consorzio Natura Viva, che ci sono state gentilmente fornite e che abbiamo accuratamente analizzato. Dai grafici emerge che il periodo di picco delle visite si è verificato tra i mesi di luglio e settembre, con numeri che si avvicinano a circa 3000 persone. Inoltre, possiamo anche notare che dal 2020, anno in cui il Consorzio ha preso in carico la grotta, al 2022 il periodo di affluenza turistica della grotta si è sensibilmente esteso, comprendendo primavera e autunno e mantenendo un numero di visitatori medio costante di circa un migliaio.

Sono disponibili tre modalità di visita:


· Visita autonoma: €8.00 biglietto intero | €5.00 biglietto ridotto - accesso alla grotta in maniera completamente autonoma, della durata di circa 1 ora;


· Visita interattiva: €10.00 biglietto intero | €6.00 biglietto ridotto - accesso in maniera completamente autonoma, coadiuvato da una guida interattiva che è in grado di raccontare le principali peculiarità della grotta, della durata di circa 1 ora;


· Visita guidata: €12.00 biglietto intero | €7.50 biglietto ridotto - accesso accompagnato da una guida specializzata, della durata di circa 1 ora e mezza.


I costi di entrata si mantengono nella media regionale della Sardegna, tra gli €8.00 e i €15.00 relativi ai biglietti a prezzo pieno, e, come riscontrato sulla base di statistiche da noi elaborate, si dimostrano competitivi anche a livello nazionale.

Le recensioni dei visitatori riportano una media piuttosto soddisfacente, pari a 4.6 stelle di valutazione su Google, per un totale di 1.455 visitatori, e 4 stelle su TripAdvisor, dove, su 137 recensioni registrate, 111 sono classificate come molto buone o superiori.


Ciò che ci serviva per svolgere questa attività di monitoraggio civico erano dati e informazioni relativi al progetto scelto. Inizialmente ci siamo occupati di trovare informazioni riguardanti: grotta, zone limitrofe e l’intero territorio circostante. Abbiamo effettuato delle ricerche più specifiche, riuscendo solo in parte a trovare informazioni complete sulla storia del sito, l’utilizzo dei fondi stanziati e i lavori effettuati al suo interno. Pertanto, nella seconda fase dell’attività abbiamo ricercato tutti gli enti coinvolti nella gestione del progetto, tra cui Re.Co. Restauri S.r.l., azienda impiegata nella realizzazione del piano da noi monitorato e il Consorzio Natura Viva Sardegna, ovvero l’ente a cui è stata affidata la gestione della grotta, e con essi abbiamo intrattenuto diversi colloqui telefonici nel tentativo di colmare la mancanza di sufficienti dati e informazioni riscontrata inizialmente.


Nonostante i nostri sforzi e la grande quantità di informazioni ricavata però, non siamo ancora riusciti a risalire al motivo per cui, ad oggi, i pagamenti monitorati sono solo pari al 72% della cifra totale… sarà il nostro obiettivo principale continuare ad impegnarci, per assicurarci che questo aspetto venga chiarito al più presto.



Lavori in corso nel team CRT… Stay Tuned!

 

Fonte articolo Data Journalism:






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